Gran Tour Marocco “Young”

presenza costante di una guida al seguito per tutta la durata del tour
tutti gli ingressi previsti sono inclusi
8 pranzi in ristorante
degustazione di prodotti tipici
acqua minerale inclusa ai pasti
cena tipica con spettacolo a Marrakech
viaggiare in modo esclusivo con massimo 30 persone

Il Marocco, gioiello del Maghreb, la terra dove tramonta il sole. Non è facile definire in poche parole il mistero suadente e affascinante di questo paese africano, che al nord sembra quasi toccare la Spagna attraverso lo stretto di Gibilterra, e a ovest guarda la vastità azzurra dell’oceano Atlantico. Si parte da Tangeri, la città più internazionale del Marocco, che nel corso dei secoli più recenti ha ospitato colonie di artisti, scrittori e pittori, che qui arrivavano ispirati dalla particolare atmosfera che vi si respira. Da Tangeri si prosegue verso la città marocchina incontrastata dominatrice della scena social: Chefchaouen, sempre in copertina grazie alle sue case e alle strade azzurre. Si prosegue entrando nel cuore pulsante della storia del paese: è il turno di Fes, la città più emblematica della cultura marocchina, dove si registra a ogni angolo e a ogni testimonianza storica l’intimo connubio di civiltà araba e civiltà andalusa. Ma si va ancora più indietro nel tempo, fino all’età dei romani, che qui sono giunti e hanno innescato fiorenti commerci. Siti archeologici come Meknes e Volubilis sono imperdibili e rivaleggiano per importanza con quelli, ad esempio, di Leptis Magna in Libia. Ma non c’è tempo di soffermarsi troppo sulla distanza di 2000 anni che ci separa da quelle pietre. Il deserto, con il suo fascino magnetico, attende i visitatori. Si transita attraverso Erfoud, chiamata anche la porta del deserto, con suggestive soste presso i villaggi berberi, depositari preziosi di una cultura antica e per certi versi ancora misteriosa, ma che ha plasmato e continua a plasmare l’identità marocchina. Si continua poi salendo di altitudine, ascendendo agli altopiani, incrociando la magnifica catena dell’Atlante, dove si incontrano villaggi che ricordano il tessuto urbano dei borghi alpini svizzeri. È giunta l’ora del Marocco teatrale, della scenografia, della piazza di Marrakech che sembra un set cinematografico. Djemma El Fna sembra essere un luogo della fantasia, palcoscenico vibrante e surreale di mercanti poliglotti, artisti di strada, saltimbanchi e mangiafuoco. Al tramonto, quando i colori della piazza si tingono verso il violetto, è d’obbligo bere una tazza di tè aromatizzato alla menta dall’alto di un balcone affacciato sulla variegata umanità che si prepara ad affrontare la notte.